Storia di un Genere Musicale Immortale
“Il Rock‘n’Roll non morirà mai”. – Un grido di speranza che riecheggia nella storia infiammando gli animi di intere generazioni.
Gli ultimi ad urlarlo sono stati i giovanissimi Måneskin, festeggiando la vittoria all’Eurovision song contest 2021 e dimostrando al mondo che il rock non è morto.
Un genere musicale dalla storia affascinante le cui origini risalgono al periodo tra la fine degli anni ‘40 e l’inizio degli anni ‘50 quando gli stili musicali più popolari del momento, il country, il blues, l’R&B danno vita ad un nuovo sound che segna un netto cambiamento, un punto di non ritorno ed un attacco ad un’epoca conservatrice come quella americana anni ‘50, in cui la musica allora popolare infondeva una certa sicurezza. Una prima ribellione che suggerisce anche una libertà sessuale scioccante per quei tempi e che dà inizio ad un anticonformismo che ha contraddistinto il Rock durante tutta la sua evoluzione.
“Penso che ancora non siete pronti per questa musica, ma ai vostri figli piacerà” affermava Marty Mcfly nella famosissima pellicola di Spielberg, un tentativo di rassicurare un pubblico sconvolto dall’interpretazione di “Johnny B. Goode” di Chuck Berry. Ed è proprio nella figura di Chuck Berry che si riconosce il pioniere del Rock ‘n’ Roll, un nuovo genere il cui successo fu istantaneo,in grado di inserirsi nel business discografico dell’epoca ed abbattere pregiudizi e barriere razziali in tempi brevissimi.
Gli anni ‘60: dal Rock’n’Roll al Rock
Negli anni ‘60 il Rock’n’Roll subisce la sua prima trasformazione, dando vita al Rock vero e proprio. In California nasce il Surf Rock dei Beach Boys e contemporaneamente New York dà alla luce il Folk Rock, che tratta temi più impegnativi e di cui il massimo esponente assoluto è, ovviamente, Bob Dylan. Nel Regno Unito ad incitare alla ribellione e a dare voce a giovani appartenenti ad una classe operaia e ad una realtà ben diversa da quella borghese americana, ci pensano i Beatles, che diventano la band più importante nella storia della musica
Gli Anni ‘70: l’evoluzione del Rock
Gli anni ‘70 rappresentano un’altra importantissima tappa nel viaggio evolutivo del Rock. Già dalla fine degli anni ‘60 assistiamo, infatti, alla nascita di nuove correnti:
Il Rock Psichedelico che, abbracciando la cultura hippie, tratta temi pacifisti, divulga messaggi d’amore in contrapposizione ai sentimenti di odio evocati soprattutto dalla guerra in Vietnam. Distaccato dalla realtà e ispirato principalmente alle esperienze sensoriali legate all’uso di sostanze psichedeliche, replicate musicalmente attraverso l’utilizzo di feedback di chitarra, effetti, loop di delay, riverberi, phaser e suoni orientali.
Il Progressive che, nato dall’esigenza di far progredire il rock, si distacca dalle radici blues e si eleva ad un livello di maggiore complessità. Ai brani si sostituiscono lunghe composizioni con testi ricercati e tempi musicali inconsueti. La classica formazione a 3 (chitarra, basso e batteria) accoglie nuovi elementi introducendo tastiere, mellotron, hammond e sintetizzatori.
Il Punk Rock, che fa la sua comparsa sulla scena musicale intorno alla metà degli anni ‘70 e si caratterizza per i suoi ritmi serrati, brani brevi dai suoni duri, volumi altissimi, testi altamente violenti e provocatori, un’ideologia anticonformista che porta all’allontanamento dal mainstream e alla creazione dei primi circuiti di autoproduzione e distribuzione.
L’Hard Rock, chitarre elettriche distorte ed effettate, riff ripetitivi, sonorità aggressive, cassa in controtempo con il rullante, basso che accompagna la batteria scandendo il ritmo, voci ringhianti o graffianti acuti in falsetto.
L’Heavy Metal(e i suoi molteplici sottogeneri), derivazione dell’ Hard Rock dove la distorsione si amplifica e si estende a quasi tutti gli strumenti, ritmi super aggressivi e suono potentissimo. Borchie, pantaloni, giacche di pelle e capelli lunghissimi.
Il Glam Rock, un sottogenere del Rock che si differenzia dagli altri per le melodie che, pur lasciando la chitarra a fare da protagonista, risultano piuttosto semplici. A caratterizzare questo filone il look vistoso e colorato e l’atteggiamento effemminato e accattivante dei musicisti.
Anni ‘80 e la nascita del New Wave
La “nuova onda” ,che prende vita nel Regno Unito alla fine degli anni ‘70, vede il Rock distaccarsi dalle sue radici blues e dal Rock and Roll e, rimanendo in qualche modo legato al punk, trarre ispirazione da altri generi musicali come la disco e la musica elettronica , dando vita ad un filone che non si contraddistingue per un sound specifico ma per una vasta gamma di tipologie di musica pop rock che caratterizzeranno tutti gli anni ‘80
Gli anni ‘90 e il Grunge di Seattle
Nella Seattle anni ‘90 si crea una vera e propria spaccatura con il Rock anni ‘80, si abbandonano sintetizzatori, tastiere ed effetti per imbracciare nuovamente chitarre distorte e suoni duri. In un panorama caratterizzato da povertà, disoccupazione e droga si torna alla musica come strumento di protesta. Mal di vivere, frustrazione, tristezza e voglia di ribellione trovano sfogo in strofe sofferte e ritornelli rabbiosi
Il 2000 e il declino del Rock
A partire dagli ultimi anni del 2000 abbiamo assistito ad un lento declino del Rock, che ha gradualmente ceduto il passo ad altri generi musicali.La speranza in un suo ritorno è ancora viva in noi, certi che nonostante tutto “il Rock & Roll non morirà mai”